venerdì 8 marzo 2013

La patologia neonatale di Padova

                                                                                                 

Il reparto di Patologia Neonatale dell'ospedale di Padova è stata la "casa" della mia piccola per 40 lunghi giorni e io sarò eternamente grata a tutta l'equipe del reparto, medici strutturati e specializzandi e infermiere, per come l'hanno coccolata e curata giorno dopo giorno. Come sapete Maya a causa del suo linfangioma non è riuscita a venire a casa con noi ma il destino ha voluto che la sua unica casa fosse la culla della Patologia Neonatale nella stanza di Terapia Intensiva (da tanti chiamata con l'abbreviazione TIN).

La Patologia Neonatale è alla fine del corridoio del primo piano della Clinica Ostetrica, arrivi davanti ad una grande porta chiusa, devi suonare un campanello e aspettare che qualcuno ti apra da dentro. E' un reparto dove giustamente entrano solo i genitori dei bimbi ricoverati e le infermiere e i dottori sono sempre impegnati con i tanti bimbi.
Devo dire che appena varchi la porta della Patologia ti sembra di essere in un altro mondo, un mondo che mai ti saresti immaginata e che mai avresti pensato di vivere. Ti investe un forte odore che non conosci  e che dopo scopri essere il sapone di colore rosso che devi usare per lavarti benissimo le mani prima di entrare nelle stanzine. Ogni famiglia ha un armadietto all'ingresso con lo stesso numero della culla del proprio bimbo, dove bisogna riporre collane, braccialetti, orologi e anelli (l'unica cosa che si può tenere addosso è la fede) e poi bisogna passare in una stanzina filtro dove ci si deve mettere i copriscarpe, i camici verdi e la mascherina su naso e bocca se si ha raffreddore o anche solo mal di gola e lavare le mani con il famoso sapone.
In reparto ci sono 5 stanze tra le quali ci sono 2 stanze di terapia intensiva, 2 di terapia semi intensiva e un'altra dove viene fatta la marsupio terapia (quanto avrei voluto farla...tenere in braccio Maya appoggiata sulla mia pelle e sedute in una poltrona comoda comoda). Prima di entrare nel reparto c'è lo studio dei medici e di fianco una stanza arredata con larghe poltrone gialle e con alle pareti foto di bimbi che ce l'hanno fatta e scritti di genitori che ringraziano il personale di reparto. Questa stanza per noi è stata sempre sinonimo di cattive notizie e di speranze disilluse: è la stanza dove parli con i medici e i chirurghi e dove ti raccontano come sta andando la degenza di tuo figlio.

Questo è quello che dice la sanità sul reparto ed è quello che leggi in un libricino che ti danno il primo giorno e che ti manda in una grande disperazione e ti mette un grande sconforto alla prima lettura ma che dopo vivi con grande certezza e consapevolezza.
Il Reparto accoglie neonati pre-termine e a termine, nati presso le strutture ostetriche dell'Azienda Ospedaliera di Padova, e funge da Centro di 3° livello per i neonati critici, in un bacino d'utenza regionale ed extraregionale. E' dotato di 10 posti-letto di Terapia Intensiva Neonatale e 15 posti-letto di Terapia Semi-Intensiva. Accoglie circa 400 neonati all'anno; di questi il 30% è di peso inferiore a 1500 grammi, e il 12% è di peso inferiore a 1000 grammi. E' dotato di attrezzature complete per il monitoraggio invasivo e non invasivo delle funzioni vitali, di apparecchi dedicati per ecografia cardiaca e cerebrale e di strumenti per la spettroscopia nell' infrarosso (NIRS) per lo studio dell'ossigenazione cerebrale. Le terapie disponibili comprendono le più moderne tecniche di supporto delle funzioni vitali come la ventilazione oscillatoria ad alta frequenza, l'ossido nitrico per via inalatoria, la dialisi peritoneale. Il Reparto opera in stretta collaborazione con i Reparti ed i Servizi di Chirurgia Pediatrica, Cardiochirurgia pediatrica, Neurochirurgia pediatrica, Endoscopia d'urgenza, Oculistica pediatrica, Urologia pediatrica ed Ortopedia pediatrica per la diagnosi e la terapia chirurgica delle malformazioni congenite e delle patologie chirurgiche acquisite. E', inoltre, attivo un Ambulatorio di ecografia cerebrale transfontanellare e un ambulatorio per il follow-up dei prematuri di peso molto basso. Presso il Reparto ha sede il Coordinamento per il Trasporto del Neonato Critico e il personale medico del Reparto è attivamente impegnato nel Servizio di trasporto neonatale, in collaborazione con il Servizio del 118 di Padova. L'attività assistenziale medica ed infermieristica per i piccoli pazienti ricoverati è affiancata dall'attività dell'Associazione "Pulcino" che raccoglie i genitori dei bambini ricoverati nelle Unità di Terapia Intensiva Neonatale del Veneto e opera su base volontaria organizzata a supporto delle famiglie dei bambini ricoverati.

Domani vi descriverò come ho vissuto io questo reparto giorno dopo giorno ma ho pensato che con questo post molte persone possano iniziare a capire com'è il reparto e rendersi conto di cosa vuol dire trascorrere tutti i pomeriggi lì dentro dalle 15:30 alle 19:30. E' un reparto difficile da vivere ma vi lavorano delle persone eccezionali e competenti.

4 commenti:

  1. Mi hai fatto piangere. I ricordi tornano prepotenti a quasi tre anni di distanza. Cestìno nasce pre termine con cesareo in anestesia generale. Sta bene, e questo e' l'importante lo so, ma con me non può stare. Deve essere "ricoverato" di la, in Neonatologia. Due reparti, il mio e il suo, separati da un corridoio lungo e stretto. Ricordo la porta dove suonavo ogni quattro ore, l'armadietto, le tende sempre tirate che non permettevano nemmeno di sbirciare, il camice, la cuffia, la mascherina ed i calzari....ed il sapone. Ma eravamo mamme anche conciate così. Dentro un clima irreale era come se si fosse fermato il tempo, tutto aveva un altro significato li. Piangevo tanto ogni volta che dovevo andarmene, lungo quei corridoi, guardando le foto di molti bimbi, mi sentivo una madre snaturata, mi dicevo ecco ora tu te ne vai e lo lasci qui. Lo so a ripensarci ora e' sciocco quel che ti sto dicendo, ma era come se fosse stata colpa mia. Così ho iniziato ad arrivare a reparto la mattina presto, mi mettevo seduta in sala d'attesa ed ogni quattro ore entravo. Me ne andavo dopo l'ultima visita, quella di mezzanotte. Tutto questo e' durato solo un po' di giorni e per questo, raccontando la mia malinconia, mi sento sciocca. Però li ho conosciuto anche tanto amore, delle mamme, dei loro piccoli e di tutte le persone che ci lavorano. C'era sempre un sorriso, un abbraccio ed una spalla...per tutte.

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    1. Per fortuna l'hai vissuto per pochi giorni..non sentirti sciocca, e' davvero un'esperienza difficile da vivere per noi genitori e anche per i piccoli poverini..

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  2. ciao leggendo il tuo post mi hai fatto scendere una lacrima.
    non ho capito se ora la tua piccola e' a casa con te ora?

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  3. Mi sa che devi rileggere l'inizio del post..la mia bimba e' ora un angioletto purtroppo!

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